Il Mercato
Sabato mattina giro al mercato.
Difficile da descrivere la poverta' e la concretezza: colori, odori (con forti note di cavallo!) e sensazioni.
Il riciclo domina:
setacci fatti con fusti dell'olio, scarpe con i copertoni dei camion, barattoli e taniche usate di ogni genere e tipo...
Oltre a legumi e generi tradizionali, dominano i tessili e la plastica cinese, sempre piu' potenti a livello economico in africa.
Chiaramente eravamo una attrazione locale, seguiti perennemente da bimbi e da 2 "pickpokets" che non ci perdevano di vista (ma che fortunatamente non hanno avuto successo). Ci accompagnava Atzede, alla quale i commercianti curiosi ponevano mille domande sulla nostra buffa visita e sul nostro scattare foto: erano molto seccati che facessimo fotografie e mediamente non volevano farsi riprendere, abbiamo dovuto fotografare con discrezione =)
Ho comprato un paio di cestini colorati rallegrare la mia camera e degli improbabili fermacapelli colorati da usare come portatovaglioli durante il nostro soggiorno qui (il concetto di portatovagliolo e' sconosciuto, cosi' come non sono riuscita a trovare un nastro colorato per la mia borsa del pc).
Abbiamo fatto pure spesa di patate, carote e uova per la cena.
Non sono riuscita a comprare gli incensi e i legni profumati, ma rimediero' alla prossima visita.
Avendo inoltre testato con successo la connessione dial up da casa, vi posto qualche foto del mercato di Macalle... magari poi riesco a metterle tutte su uno spazio
web apposta, giusto per i piu' curiosi! il potere di internet a volte continua a stupirmi.
Cmq domani dovremmo andare in un posto dove non prendono i cellulari =)
Vicolo del peperoncino
Le scarpe dei contadini sono fatte con i vecchi copertoni di camion
Le uova per la cena scelte da Atzede, la signora che lavora qui e ci fa da traduttrice
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