sabato, ottobre 28, 2006

Verso Makalle

Sveglia alle 4... in aereoporto alle 5... volo alle 7.. 7.30..
Sul volo prima del nostro si e' imbarcata una scolaresca in gita
scolatisca, probabilmente della locale scuola inglese. Gli allievi, dai
10 ai 15 anni, erano un spettacolo di mescolanza interaziale: colori e
lineamenti spaziavano su tutto spettro della razza umana. Erano un
poster vivente sulla convivenza pacifica dei popoli =)

Imbarco, un'ora di volo e via a Makalle... capoluogo del Tigray, la
regione che spesso ha fornito la classe dirigente etiopia (pure attualmente)
Sia in volo che dalla macchina, sono rimasta folgorata dalla bellezza
dei panorami di questo altopiano costellato da tozzi rilievi e vallate
scoscese.

Accanto al moderno aereoporto, i contadini raccolgono ancora a mano i
cereali e li separano dalla pula facendolo calpestare dalle bestie...
usano solo un forcone di legno per la paglia e un laccio per pungolare
le bestie.
A poche centinaia di metri io mi sto connettendo ad internet dal Bofed.

Il Bofed? corro troppo...
in aereoporto ci e' venuto a prendere Gianni, che ha presidiato il
progetto negli ultimi tempi e che resta una settimana a passare le
consegne. Peccato solo una settimana, dovremo imparare rapidamente
elementi vitali tipo: dov'e' il macellaio o il gommista... intanto ho
capito dove sta il the in casa e so di poter contare sulla efficiente
governante, Azade' =)

A questo punto potrei raccontare della bella casa ufficio, del pranzo,
del rito del caffe' (bunna) e della presentazione al Bofed, ma ho
esaurito il mio tempo.

Giusto una nota su un aspetto che mi ha colpito: la bellezza e
l'eleganza degli etiopi, in particolar modo dei tigrini. I lineamenti
sono molto raffinati e nel camminare incedono con un portamento fiero e
sorridente...
veramente una popolazione molto bella, uomini e donne.

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