sabato, novembre 11, 2006

Sempre iene

Questa sera l'ho vista veramente bene!
La gobba maculata e il muso grottesco.
Una grossa iena mi ha attraversato la strada lemme lemme;
vagamente seccata dai fari si e' buttata nel campo buio.

Stavo tornando da sola a casa, Michela e' andata a ballare con le dottoresse,
mentre io ho preferito andare a riposare: domattina presto si parte per una gita tra i monti.

Ora sto scrivendo dal mio lettone, che troneggia in questa piazza d'armi che e' la mia stanza.
Prima o poi dovro' scrivere dell'alloggio, come mi ha chiesto zio Carlo (che non commenta qui sul blog, ma quando mi vede online, ciao zio!).
Nel frattempo ecco un panorama del microcosmo che mi avvolge ora.

Una graziosa zanzariera verde a baldacchino mi protegge dalle sporadiche zanzare e mi riscalda un po' con effetto cuccio: la notte fa freddo e la coperta di pile a volte non mi tiene abbastanza caldo.

Sul comodino ho un sorso di tetch, (acqua e miele aromatizzati e fermentati in casa), una bevanda locale che non mi dispiace affatto, ma che e' molto cara e difficile da trovare. La mia coinquilina Michela, che ha gia' lavorato qui diversi mesi, ne e' stata omaggiata dal fratello della padrona di casa, uno studente di ingegneria elettronica.

Un dolce aroma aleggia per la stanza, non piante locali ma l'essenza di geranio africano che mi ha regalato il mio amico "alchimista" Matteo prima della partenza.

I soliti branchi di cani abbaiano nella notte e un grillo ritma la loro sinfonia.
Bisognera' aspettare l'aurora, quando la luce filtra dalle tende di tulle, per sentire l'impetuoso tubare delle tortorelle, che svolazzano numerose tra questi tetti.

Vorrei scrivere molto altro, oppure rifinire i postare i racconti di vari eventi gia' trascorsi qui a Macalle', ma domani mi aspetta una bella camminata.

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