giovedì, maggio 03, 2007

Harar

Un po' di foto sparse al volo... pescate in un momento ritagliato dal movimento frenetico di qui. Un week end a 800 km da Macalle', attraversando l'etiopia.

Un luogo fuori dal mondo, un altro paese.
Una citta' di mercanti arroccata sui monti, abitata da un'etnia che parla arabo e vive in case tradizionali. Di giorno lo stridire dei falchi sovrasta le casette bianche e il dedalo di vicoli. Durante la notte le iene si aggirano nei pressi, nutrite per antica tradizione.


Harar - il salone della (presunta) casa di Rimbaud, che qui faceva il trafficante d'armi


Harar - il mercato della carne


Le vallate intorno sono una distesa di verde coltivazioni di chat, curate dai coloratissimi contadini Oromo. Il chat che poi viene portato a braccia o sui furgoncini nei mercati di tutta l'etiopia, ma ad Harar ad ogni angolo uomini, donne, bambini, capre, lo masticano senza posa.


Harar - il mercato degli Oromo, frutta e chat

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