mercoledì, aprile 20, 2005

Gala d'Orsay

Ieri sera sono andata con Anuk (un'amica belga) ad un festone, Il Gala d'Orsay in occasione del cinquantenario.

Il festone si e' tenuto nelle sale degli esami messe a disposizione dall'universita', mentre un'associazione di studenti si e' occupata della gestione.
Il volantino della serata, pieno di piccoli sponsor
Anuk ed io arriviamo bel belle verso mezzanotte (lei e' piu' ritardataria di me!) e ci troviamo davanti ad una bella fila... forti delle nostre prevendite andiamo verso una porticina secondaria, ma un buttafuori ci spiega cortesemente che tocca fare la fila.
Anuk con disinvoltura si infila all'inizio della coda e, con sapienti gomitate, riesce a farci chiamare da un buttafuori che dava la precedenza alle ragazze. Hai capito queste belghe??? E io che pensavo che fossero gli italiani...

Sorridenti entriamo in un pre atrio e.. ci perquisiscono! Una simpatica gorillessa mi fruga nel cappotto e nella borsa e mi comunica che dentro non si puo' fumare.
Dal fatto che nessuno facesse una piega capisco che essere perquisiti e' prassi normale ai festoni...
Ci timbrano e via nell'atrio principale dove campeggia un enorme Red Ribbon.
A destra e sinistra un flusso di gente entra e esce dalle porte per le sale da ballo.
Raggiungiamo il banchetto di fronte a noi per comprare i biglietti per le bevande o qualche snack (panini 2 euro, snack 1 euro) e scopriamo che lo sponsor, la durex, offre anche simpatici omaggi monodose, cosi' come il ministero della salute, che tra i gadget in regalo metteva a disposizione anche "tappi per le orecchi" e kit monodose per misurare il tasso alcolico. Trovo queste iniziative molto intelligenti!

In ciascuna delle piste da ballo c'erano 2-3 banchetti per le bevande con prezzi decisamente onesti:
1 euro - soft (coca cola, aranciata, etc)
2 euro - birra
3 euro - hard (una serie di cocktail predefiniti, tipo whisky e cola, vodka arancia, etc) o champagne

All'inizio la musica non era un granche':
tecno spinta in una sala e nell'altra rock durissimo (vissuto intensamente con grandi scapellate dagli amatori).
Anuk (l'amica con cui sono andata) ed io stavamo quasi perdendo le speranze, quando il concerto nella sala rock e' finito ed e' arrivato un dj che e' passato ad un rock piu' soft (o quanto meno ballabile in alcune sue parti). Siamo rimaste fino alle 4 e ci siamo diverite, ballando con altra gente che conosciamo qui della residenza.

L'organizzazione mi ha colpito molto per efficienza e per durezza:
Intorno e dentro l'edificio c'erano decine di gorilla della sicurezza.
Gli agenti della sicurezza all'esterno erano corredati di mastodontici cagnoni dall'aria non proprio socievole.
Nonostante il divieto di fumo, c'era gente imboscata nelle sale che si godeva sigarette (e non solo tabacco).
Periodicamente un gruppo di 2-3 vigilantes passava in mezzo alla gente che ballava, allontanandoli un po' se necessario dalle barriere che separavano la pista dal DJ.
Chiaramente i vigilante si muovevano senza troppi riguardi e devo dire che mi e' preso un colpo quando ho sentito delle mani gelide del vigilantes che fermamente mi scansavano per poter passare.

Detto cosi' pare un trauma: effettivamente all'inizio mi e' preso un colpo, pero' la festa non e' stata male..
In qualche cosa tutta questa sicurezza mi ricordava Israele.

Diventera' cosi' anche da noi?
Oppure e' gia' cosi' e non lo so perche' non vado abbastanza in discoteca o a cose del genere??
a presto!
Chiara